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nav menuARTICOLI > NUOVO PADRE NOSTRO Nuovo Padre Nostro

Nuovo Padre Nostro

La preghiera del Padre Nostro è derivata da due passi del Vangelo, lo troviamo in Luca e Matteo. Nella traduzione liturgica della Chiesa Cattolica è utilizzato il testo dell'evangelista Matteo (6,9-13), ma una versione più sintetica è contenuta anche nel Vangelo secondo Luca.

In Luca (11,1) viene specificato il momento della 'consegna' della preghiera più diffusa nel cristianesimo universale: "Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: "Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli"

TESTO PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà
come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.

INDURCI O ABBANDONARCI?

La traduzione attuale in italiano del Padre Nostro, pur rimanendo intatta la versione dell'originale greco, preferisce tradurre il 'non indurci in tentazione' con 'non abbandonarci alla tentazione'. Questa nuova traduzione italiana, ha prodotto alcuni malumori, al punto che molti si sono 'ribellati' a questa nuova traduzione, alcuni addirittura gridando allo scandalo.

La nuova traduzione risolve invece ambiguità innescate proprio dalla sequenza 'non indurci in tentazione'.

DIO INDUCE IN TENTAZIONE?

No, non è Dio ad indurre in tentazione, come lapidariamente afferma Giacomo, ammonendo chi, per qualsiasi motivazione psicologica, voglia addebitare a Dio i frutti della concupiscenza umana:

"Nessuno, quando è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può essere tentato dal male e non tenta nessuno al male. Ciascuno piuttosto è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce; poi la concupiscenza concepisce e genera il peccato, e il peccato, quand'è consumato, produce la morte."

E' dunque facile comprendere lo spettro semantico dell'italiano 'non indurci in tentazione' non solo non sia perfetto, nessuna traduzione può esserlo, ma addirittura rischi di creare una mentalità pericolosa, dubbiosa e cavillosa, che può ostacolare un pieno e totale abbandono in Cristo.

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